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Gruppo Sella, positivi i risultati 2024: crescita solida e strutturale in tutti gli ambiti di attività

Crescono la raccolta, gli impieghi e il margine d’intermediazione. Si confermano solidi i coefficienti di liquidità e patrimonializzazione.

Comunicato stampa

Redditività

  • Utile netto consolidato di gruppo: 148,6 milioni di euro
  • ROE di Gruppo (annualizzato): 9,8%

Andamento economico & Efficienza

  • Margine d’intermediazione: 1,1 miliardi di euro (+8,3% rispetto a fine 2023)
  • Margine d’interesse: 563 milioni di euro (+5,4% rispetto a fine 2023)
  • Ricavi netti da servizi: 462,8 milioni di euro (+6,9% rispetto a fine 2023)
  • Costi operativi: 770,4 milioni di euro (+8,7% rispetto a fine 2023)
  • Cost/Income ratio: 69,5% (69,5% a fine 2023)

Andamento raccolta e impieghi

  • Raccolta globale: 66,5 miliardi di euro (+17,9% rispetto a fine 2023)
  • Raccolta netta globale: 7,6 miliardi di euro (era 5,3 miliardi di euro a fine 2023)
  • Totale impieghi: 11,7 miliardi di euro (+6,1% rispetto a fine 2023)
  • Nuove erogazioni: 3,1 miliardi di euro (2,8 miliardi di euro a fine 2023)

Solidità patrimoniale 31/12/2024

  • Gruppo Sella - CET1: 13,80% (13,36% al 31/12/2023) - Total Capital Ratio: 16,05% (15,47% al 31/12/2023)
  • Banca Sella – CET1: 20,68% (19,27% al 31/12/2023) – Total Capital Ratio: 22,52% (21,78% al 31/12/2023)
  • Banca Patrimoni Sella & C. – CET1: 14,07% (13,46% al 31/12/2023) – Total Capital Ratio: 14,07% (13,46% al 31/12/2023)

Liquidità & Asset quality

  • LCR: 196,32% (era 230,83% a fine 2023)
  • NSFR: 144,07% (era 142,90% a fine 2023)
  • Loan to Deposit ratio: 61,2% (era 61% a fine 2023)
  • NPL ratio lordo: 2,8% (era 3% a fine 2023)
  • NPL ratio lordo (metodologia EBA): 2,4% (era 2,3% a fine 2023)
  • NPL ratio netto: 1,4% (era 1,6% a fine 2023)
  • Coverage NPL: 51,2 % (era 48,8% a fine 2023)
  • Coverage sofferenze: 66,1% (era 64,8% a fine 2023)
  • Costo del credito: 47 bps (era 39 bps a fine 2023)
  • Texas Ratio: 20,3% (era 22,7% a fine 2023)

Persone & Investimenti

  • Clienti: 1,4 milioni (ca. +100.000 rispetto a fine 2023)
  • Team Sella: 6.587 persone (+198 rispetto a fine 2023)
  • Investimenti (non immobiliari): 95,1 milioni di euro (106,2 milioni di euro nel 2023)

Si prega di fare riferimento alla sezione ‘Note esplicative e metodologiche’ in calce al documento per chiarimenti sulla composizione delle poste economiche, degli aggregati patrimoniali e delle metriche finanziarie utilizzate, oltre alle principali definizioni dei termini utilizzati in questo comunicato stampa.

 

 

Il Consiglio d’amministrazione della capogruppo Banca Sella Holding ha approvato i risultati consolidati del gruppo Sella al 31 dicembre 2024, che hanno evidenziato una crescita solida e strutturale in tutti gli ambiti di attività, improntata alla diversificazione e al bilanciamento delle fonti di ricavo e alla costante attenzione alla qualità della relazione con i clienti. Il gruppo, inoltre, ha proseguito il percorso per il raggiungimento degli obiettivi del piano strategico Make an Impact, volti a generare impatto positivo sulla società e l’economia. Si confermano solidi i coefficienti patrimoniali e di liquidità.

Il 2024 si è chiuso con un utile netto consolidato di 148,6 milioni di euro, in crescita rispetto all’anno precedente senza considerare le componenti non ricorrenti, e un ROE del 9,8%. Il margine di intermediazione è cresciuto ancora significativamente, raggiungendo 1,1 miliardi di euro (+8,3%), con un miglioramento del risultato di gestione che si è attestato a 327,4 milioni di euro (+7,1%).

La raccolta globale, a testimonianza della fiducia dei clienti, è cresciuta di 10 miliardi di euro (+17,9% rispetto al 2023), raggiungendo 66,5 miliardi di euro, trainata da 7,6 miliardi di euro di raccolta netta (+42%). In aumento anche gli impieghi che, mantenendo un rigoroso controllo della qualità del credito grazie anche alle tradizionali politiche prudenziali, sono cresciuti del 6,1%, raggiungendo 11,7 miliardi di euro, in controtendenza rispetto al calo generalizzato che ha interessato il settore. L’ammontare delle nuove erogazioni è stato pari a 3,1 miliardi (+11%).

Nell’ambito dei sistemi di pagamento elettronici sono cresciuti i volumi transati complessivi, che hanno raggiunto 37,2 miliardi di euro (+9,3%). Nel settore dell’Open Finance sono cresciuti a doppia cifra i ricavi ricorrenti (+18,5%) e le controparti collegate in piattaforma (+49%). Il gruppo si è distinto anche tra i migliori intermediari su diversi segmenti dei mercati finanziari, in qualità di market maker, nella negoziazione di oltre 2.000 titoli. Nel Corporate Investment Banking sono state concluse 40 operazioni tra M&A advisory, leveraged & acquisition finance e private debt, raggiungendo il miglior risultato nella storia della business line.

Confermando la tendenza sostenuta degli ultimi anni, il 2024 si è chiuso con un ulteriore aumento del numero dei clienti, grazie all’acquisizione di 100.000 nuovi clienti netti, che portano il totale a 1,4 milioni, senza considerare la joint venture Hype. Resta in fascia favorevole con un punteggio pari a 46, prossimo alla fascia di eccellenza, anche l’indicatore che misura la soddisfazione dei clienti Net Promoter Score (NPS), posizionando il gruppo tra i primi operatori del settore bancario italiano. Positivo l’esito della rilevazione Great Place to Work, che certifica la qualità dell’ambiente di lavoro, risultato in crescita per il terzo anno consecutivo con un punteggio di 71 (era 69 nel 2023).


L’andamento economico

L’utile netto consolidato del gruppo Sella al 31 dicembre 2024 è stato pari a 148,6 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto ai 148,9 milioni di euro dello scorso anno, su cui aveva inciso la plusvalenza derivante dalla partnership con il Gruppo Sesa, pari a 20 milioni di euro lordi. Al netto di tale componente, quindi, l’utile netto consolidato del gruppo risulta in crescita del 15%.
L’utile netto consolidato di pertinenza della capogruppo, che esclude la quota di pertinenza di soci terzi presenti nell’azionariato di diverse società del gruppo, è stato pari a 110,2 milioni di euro, rispetto ai 107,5 milioni di euro del 2023.

Il margine di interesse si è attestato a 563 milioni di euro, in crescita del 5,4% rispetto ai 534,3 milioni di euro del 2023, registrando una buona tenuta nonostante la discesa dei tassi e beneficiando dell’aumento degli impieghi medi, della buona gestione della raccolta e del contributo del portafoglio titoli. I ricavi netti da servizi sono risultati pari a 462,8 milioni di euro, in aumento del 6,9% rispetto ai 433,1 milioni di euro dell’anno precedente. Il risultato netto dell’attività finanziaria, positivo per 72 milioni di euro, si confronta con i 46,6 milioni di euro del 2023.

In virtù di tali dinamiche, il margine di intermediazione è stato di 1,1 miliardi di euro, con un incremento dell’8,3%, riflettendo l’ottimo livello di diversificazione e di sviluppo dei singoli business in cui il gruppo è impegnato.

I servizi di investimento hanno generato ricavi pari a 209,2 milioni di euro (+11,9%), sostenuti dall’incremento dei volumi di raccolta qualificata e dal buon andamento delle attività di gestione patrimoniale, negoziazione e collocamento. È stata ampliata e migliorata l’offerta di prodotti e servizi con caratteristiche Esg, in particolare con il lancio da parte di Sella Sgr e di Banca Patrimoni Sella & C. di nuovi fondi e gestioni sostenibili.
I sistemi di pagamento hanno sviluppato margini complessivi per 115,1 milioni di euro (+5,9%). In particolare, i servizi di acquiring (Pos ed e-commerce) hanno registrato un incremento dei ricavi del 9,6%. Nel corso del 2024, il gruppo ha processato un numero di operazioni di pagamento pari a circa un miliardo.
Le piattaforme di Open Finance hanno generato ricavi per 48 milioni di euro (+11,9% rispetto a fine 2023). In forte crescita anche i ricavi ricorrenti (+18,5%), che rappresentano il 75,8% dei ricavi totali. 
La finanza, che comprende Tesoreria e Asset and Liability Management, gestione del portafoglio titoli, attività di trading in conto proprio e gestione degli investimenti in Corporate Venture Capital ed Equity Investment, ha chiuso il periodo con margini pari a 95,9 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 69,3 milioni di euro registrati nel 2023. Il corporate investment banking, per il consolidato dei prodotti M&A, private debt e leveraged finance, ha registrato la miglior performance dalla sua nascita in termini di operazioni concluse (40 closing) e margini (14,9 milioni di euro, +34%).

I costi operativi sono aumentati dell’8,7%, a 770,4 milioni di euro, in linea con le previsioni gestionali di sviluppo. La variazione riguarda principalmente le spese per il personale (+6,9%), legate alla crescita dell’organico, necessaria a sostenere la crescita strutturale del gruppo (il Team Sella ha raggiunto 6.587 risorse, 198 in più dello scorso anno), oltre ai maggiori oneri derivanti dal rinnovo del CCNL del Credito. 
Le altre spese amministrative, pari a 212,9 milioni di euro, sono cresciute del 7,4%, per i maggiori oneri per i servizi IT, per i servizi ai sistemi di pagamento, information provider e la formazione. Sono cresciuti anche gli ammortamenti, pari a 99,5 milioni di euro (erano 87,2 milioni nel 2023), in esecuzione degli investimenti effettuati negli ultimi anni a supporto delle progettualità strategiche.

I nuovi investimenti (Capex), esclusa la componente immobiliare, sono stati pari a 95,1 milioni di euro (sono stati 106,2 milioni di euro nel 2023). Il Cost to Income è a 69,5%, uguale al dato del 2023.

Il risultato di gestione è cresciuto di 21,8 milioni di euro (+7,1%), a testimonianza del miglioramento dell’attività operativa, attestandosi a 327,4 milioni di euro rispetto ai 305,5 milioni di euro di fine 2023.

Le rettifiche nette su crediti sono state 54,7 milioni di euro, superiori ai 43,3 milioni di euro del 2023, ed esprimono un costo del rischio di credito pari a 47 bps (era 39 bps), inferiore rispetto alle attese e che incorpora anche le attività di credito al consumo. Il costo del credito si è normalizzato a livelli leggermente più elevati rispetto allo scorso anno, in linea con le dinamiche di settore.

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri sono pari a 7,7 milioni di euro (+5,2%), stanziati principalmente per rischi legali e operativi, mentre il risultato delle partecipazioni a patrimonio netto mostra un saldo negativo di 25,7 milioni di euro, dovuto a rettifiche di valore sul portafoglio partecipazioni, in particolare all’adeguamento al fair market value del mese di dicembre della quota detenuta in illimity Bank S.p.A.

Su alcune delle precedenti voci, come i minori ricavi da servizi e i maggiori oneri di gestione connessi a rischi operativi, hanno inciso gli effetti del disservizio informatico che si è verificato nel corso del mese di aprile. Il gruppo, infatti, ha risarcito i danni diretti alla propria clientela e alle società terze collegate ai suoi sistemi e ha deciso autonomamente di rimborsare i canoni e i costi dei servizi interessati per un valore complessivo di 8,4 milioni di euro lordi. In seguito all’incidente sono state adottate una serie di misure necessarie a rafforzare l’infrastruttura tecnologica e a migliorare i processi operativi.

Raccolta e impieghi

La raccolta globale a valore di mercato si è attestata a 66,5 miliardi di euro (+17,9%), con una crescita assoluta pari a 10 miliardi di euro. Tale incremento è stato guidato per circa 7,6 miliardi di euro dalla raccolta netta globale, collocando il gruppo tra i primi intermediari in Italia nella raccolta e gestione del risparmio, e per circa 2,5 miliardi di euro dall’effetto corsi.

La raccolta diretta al netto dei Pct ha raggiunto i 19,2 miliardi di euro, in crescita di 1,1 miliardi di euro (+6,2%), col contributo delle nuove emissioni di obbligazioni rivolte a investitori istituzionali per circa 0,7 miliardi di euro. La raccolta amministrata ha raggiunto i 23,2 miliardi di euro (+30,9%), in crescita di 5,5 miliardi di euro, di cui 4,4 miliardi di euro relativi a nuovi flussi netti e 1,1 miliardi di euro relativi all’effetto corsi. La dinamica riflette l'interesse della clientela verso la sottoscrizione di titoli a reddito fisso, in particolare i titoli di Stato emessi nell’anno. La raccolta gestita ammonta a 24,3 miliardi di euro, in aumento del 16,8%, pari a 3,5 miliardi di euro, di cui 2,1 miliardi di euro relativi a nuovi flussi netti e 1,4 miliardi di euro relativi all’effetto corsi.

Lo stock di raccolta qualificata al valore di mercato ha raggiunto i 28,4 miliardi di euro, con una crescita di 4,8 miliardi di euro, di cui 3,4 miliardi di euro relativi a nuovi flussi netti e 1,4 miliardi di euro all’effetto corsi. La raccolta sotto contratto di consulenza è pari al 42,8% del totale della raccolta globale.

Gli impieghi commerciali, nonostante il contesto di mercato caratterizzato dal rallentamento della domanda di credito legata al livello dei tassi, hanno raggiunto 11,7 miliardi di euro, in crescita di 0,7 miliardi di euro (+6,1%). Nel corso dell’anno sono stati erogati nuovi finanziamenti per 3,1 miliardi di euro, in crescita di 0,3 miliardi di euro, mantenendo i tradizionali ed elevati standard prudenziali in termini di politiche di erogazione del credito. 

La qualità del credito rimane solida: la percentuale di copertura dei crediti deteriorati si è attestata al 51,2%, in crescita di 24 punti base (era 48,8%). Analoga tendenza per il tasso di copertura delle sofferenze a 66,1% (era 64,8%). 

L’Npl Ratio netto è stato pari a 1,4% (era 1,6%) e l’Npl Ratio lordo a 2,8% (era 3%). L’Npl ratio lordo, calcolato secondo la metodologia EBA, a 2,4% (era 2,3%). Il Texas Ratio è al 20,3% (era 22,7%).

Solidità e liquidità

Il gruppo ha confermato la sua tradizionale solidità patrimoniale, ampiamente superiore agli standard richiesti: il Cet1 Ratio è 13,80%, il Tier 1 Ratio 14,05% e il Total Capital Ratio 16,05% (erano rispettivamente 13,36%, 13,61% e 15,47%). I requisiti minimi da rispettare nel 2024 erano pari a 7,8% per il Cet1 Ratio, 9,6% per il Tier 1 Ratio e 11,9% per il Total Capital Ratio.

In merito ai nuovi requisiti patrimoniali regolamentari da rispettare per l’anno in corso, il 30 gennaio 2025 la Banca d’Italia ha notificato al gruppo Sella la “SREP decision” contenente gli esiti del processo di revisione e valutazione prudenziale, con la quale richiede al gruppo di rispettare dal 31 marzo 2025, su base consolidata, i seguenti coefficienti patrimoniali: Cet1 Ratio 7,8%, Tier 1 Ratio 9,6%, Total Capital Ratio 12,0%.

Il gruppo è inoltre tenuto al rispetto della riserva di capitale anticiclica pari allo 0,04% e della riserva di capitale a fronte del rischio sistemico pari allo 0,36% (quest’ultima calcolata rispetto allo 0,5% delle esposizioni rilevanti al 31 dicembre 2024, mentre sarà calcolata rispetto all’1% a partire dal 30 giugno 2025, come stabilito dalla Banca d’Italia per l’intero settore bancario italiano).

Notevolmente superiori ai limiti minimi previsti anche gli indicatori di liquidità: LCR a 196,32% e NSFR a 144,07% (erano rispettivamente 230,83% e 142,90% a fine 2023; la soglia minima richiesta per entrambi è 100%). 

Sostenibilità ambientale

Prosegue l’impegno del gruppo nell’ambito della sostenibilità ambientale. In particolare, nel corso dell’anno è aumentata la produzione di energia da fonti rinnovabili con la realizzazione di 3 nuovi impianti fotovoltaici per complessivi 2,9 MW di nuova potenza (di cui 1,2 MW già attivi e 1,7 MW in fase di avviamento) portando a 24 il totale degli impianti di proprietà con un totale di 3,9 MW di potenza installata. L’obiettivo previsto nel piano strategico è di arrivare ad una capacità produttiva complessiva pari a 17 MW con un investimento di circa 20 milioni di euro nel triennio. 
Nel corso dell’anno sono state supportate diverse iniziative nei territori in cui il gruppo è presente ed opera, organizzando anche attività di volontariato che hanno coinvolto il Team Sella. Tra queste, la giornata di donazione del sangue con Avis in 4 città italiane, il primo corso sperimentale di avvicinamento alla Lingua dei Segni, il supporto a Eureka School in India e la raccolta rifiuti con Legambiente in 9 città italiane.


L’andamento delle principali società del gruppo

Banca Sella

Banca Sella ha chiuso il 2024 con risultati molto positivi, registrando un utile netto di 168,2 milioni di euro, in crescita del 6,9% rispetto ai 157,3 milioni di euro dell’anno precedente. Il ROE si è attestato al 17,1% (era 18,4%). Ulteriormente rafforzata la tradizionale solidità patrimoniale, con il Cet1 al 20,68% e il Total Capital Ratio al 22,52% (erano 19,27% e 21,78%). Molto positivi anche gli indicatori della liquidità, ampiamente sopra i limiti previsti: LCR a 250,13%, NSFR a 159,55% (per entrambi i limiti minimi previsti sono pari al 100%). 

Gli indici di qualità del credito si confermano solidi: il costo del rischio di credito è stato pari a 24 bps (era 26 bps). L’Npl Ratio netto è in diminuzione all’1,2% (era 1,5%) e l’Npl Ratio lordo al 2,4% (era 2,7%). L’Npl ratio lordo, calcolato secondo la metodologia EBA, è al 2% (era 1,9%). L’indice Texas Ratio è migliorato al 19,5% (era 23,7%).

La raccolta globale al valore di mercato si è attestata a 40,3 miliardi di euro, con un incremento del 13,9% rispetto alla fine dello scorso anno. La raccolta netta globale è stata positiva per 3,6 miliardi di euro, sostenuta dalla crescita della raccolta indiretta. Gli impieghi a supporto delle attività di famiglie e imprese sono aumentati del 3,8% raggiungendo i 9,8 miliardi di euro. 

Buono lo sviluppo del margine di intermediazione (+7,2% a 690 milioni di euro) grazie all’aumento del margine di interesse (+5,5% a 413,9 milioni di euro), dei ricavi netti da servizi (+4,2% a 261,1 milioni di euro) e del risultato netto da attività finanziaria (15,1 milioni di euro contro i 979 mila euro di fine 2023). Nel dettaglio, il margine di interesse evidenzia una crescita del contributo derivante dagli impieghi commerciali grazie a maggiori volumi e all’ottimo andamento del portafoglio titoli di proprietà, che beneficia degli investimenti effettuati nell’anno, mentre è cresciuta la remunerazione della raccolta alla clientela.
La dinamica dei ricavi da servizi è positiva in tutti i principali comparti, sostenuta in particolare dal buon andamento dei servizi di investimento e dei sistemi di pagamento, sia elettronici sia tradizionali. In crescita anche le commissioni accessorie al credito, i proventi da banking e il contributo del comparto assicurativo danni. 
Per effetto del buon andamento del margine di intermediazione, il Cost to Income è migliorato rispetto all’anno precedente a 58,3% (era 59,4%), nonostante costi operativi maggiori del 5,5%. Il risultato operativo lordo, in aumento del 9,3% a 254,6 milioni di euro, testimonia l’andamento industriale molto positivo della banca.

Nell’ambito della strategia di crescita, Banca Sella ha ulteriormente rafforzato il proprio modello di servizio basato sulla consulenza specializzata e la relazione personale, continuando a offrire a famiglie, imprenditori e imprese, prodotti e servizi innovativi e ad elevato contenuto tecnologico dedicati alle diverse esigenze finanziarie, anche complesse, con un'attenzione particolare alla sostenibilità, in coerenza con l’obiettivo di contribuire a generare impatto positivo sui territori in cui opera.


Banca Patrimoni Sella & C.

Banca Patrimoni Sella & C., specializzata nella gestione e amministrazione dei patrimoni della clientela privata e istituzionale, ha chiuso il 2024 con un utile netto di 26,5 milioni di euro, registrando un incremento del 3,5% rispetto ai 25,5 milioni di euro di fine 2023. Gli asset under management della società hanno raggiunto i 27,1 miliardi di euro, con un aumento del 22,1%. La raccolta netta si è attestata a 3,7 miliardi di euro, mentre la raccolta netta qualificata progressiva ha raggiunto i 2,5 miliardi di euro, riflettendo l'interesse della clientela verso forme di risparmio gestito. I risultati positivi sono stati influenzati dal buon andamento delle commissioni attive, conseguente all'ulteriore crescita dimensionale della banca, nonché dal contributo positivo del margine d'interesse e degli utili derivanti dall'operatività sul portafoglio titoli di proprietà. Il Cet1 e il Total Capital Ratio si sono entrambi attestati a 14,07% (erano entrambi a 13,46%). 

Nel corso del 2024 Banca Patrimoni Sella & C. ha sottoscritto un accordo finalizzato alla fusione per incorporazione di Banca Galileo, istituto di credito che offre alla clientela private e corporate servizi bancari tradizionali e consulenza specialistica. A fine gennaio 2025 Banca d’Italia e BCE hanno rilasciato le necessarie autorizzazioni all’operazione, che verrà finalizzata nel mese di marzo. L'operazione consentirà a Banca Patrimoni Sella & C. di svilupparsi e rafforzarsi ulteriormente, in linea con la propria mission e modello di business.
Tra le controllate di Banca Patrimoni Sella & C., Sella Sgr, la società di gestione del risparmio del gruppo, ha chiuso l’esercizio con utile netto di 2,4 milioni di euro, in crescita del 23,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso; le masse gestite della Sgr sono state pari a 5,1 miliardi di euro (+22%). Sella Fiduciaria, società che svolge attività fiduciaria e di family office, ha invece chiuso il 2024 con masse complessive pari a 1,8 miliardi di euro, in crescita del 9,4% rispetto al 2023. Sono 698 i mandati fiduciari aperti, 19 i trust amministrati e 20 i contratti di family office.


Fabrick e l’ecosistema fintech

Il 2024 ha visto un ulteriore sviluppo e crescita del gruppo Sella nel settore dell’Open Finance attraverso l’attività della società specializzata Fabrick e delle sue controllate (Codd&Date, dpixel, Fabrick Solutions Spain e Judopay, quest’ultima entrata nel perimetro del gruppo a partire da agosto 2023) che hanno chiuso l’anno con ricavi netti complessivi pari a 62,3 milioni di euro, in crescita del 14,1% rispetto all’anno precedente. In aumento anche la componente dei ricavi ricorrenti (+22%) che rappresenta il 71% del totale dei ricavi (era 67%). Cresce, inoltre, il numero dei clienti: le controparti collegate in piattaforma a fine 2024 sono state 671 (+49%) e hanno generato un aumento significativo delle API call a oltre 1,33 miliardi al mese.
Al 31 dicembre, il business dei pagamenti ha raggiunto 123.000 clienti (+10%) e ha generato un controvalore delle transazioni Pos ed e-commerce pari a 27,7 miliardi di euro (+8%).
Nel 2024, Fabrick ha continuato la sua strategia di espansione internazionale, entrando nel mercato tedesco dell’Open Finance grazie all’acquisizione del 75% di finAPI da Schufa Holding (operazione in attesa dell’autorizzazione delle autorità di vigilanza tedesche e italiane). A dicembre ha partecipato al round di finanziamento di Volume, fintech inglese specializzata in pagamenti account-to-account e, nel corso dell’anno, ha anche completato la fusione per incorporazione di Axerve, società specializzata nell’accettazione di pagamenti su canali fisici e digitali, con l’obiettivo di coprire tutta la catena del valore e implementare nuovi servizi. Tramite il modello dell’Embedded Finance, Fabrick ha supportato l’integrazione di servizi finanziari in aziende operanti in diversi settori di mercato, tra cui player dell’automotive e dell’energy & utilities. 
La community del Fintech District, nel cui ambito vengono sviluppati progetti di open innovation, a fine dicembre contava 305 fintech associate. Sono oltre 50, invece, le aziende corporate con cui sono state avviate collaborazioni negli anni. Sono stati, inoltre, organizzati diversi eventi e iniziative funzionali allo sviluppo del business a livello nazionale e internazionale, tra cui la quinta edizione del “Milan Fintech Summit” con la partecipazione di 120 relatori e oltre 1.400 visitatori, e il progetto DonNA, sviluppato da dpixel, per agevolare e stimolare la crescita dell’imprenditoria femminile innovativa.
 

Clicca qui per visionare i Dati Contabili Consolidati del gruppo Sella e i Prospetti Contabili di Banca Sella al 31 dicembre 2024

 

Note esplicative e metodologiche 

Utile netto consolidato di gruppo: rappresenta l’utile d’esercizio di pertinenza della holding capogruppo (Banca Sella Holding) comprensivo della quota di pertinenza di soci terzi (presenti in alcune delle società poste sotto il controllo, la direzione e il coordinamento della holding Capogruppo, Banca Sella Holding), prodotto in proprio e dalle società controllate e consolidate integralmente (Banca Sella S.p.A., Banca Patrimoni Sella & C. S.p.A., Fabrick S.p.A. le principali ed altre presenti nell’elenco completo dei rapporti di partecipazione a pag. 21 della relazione di bilancio consolidato al 30 giugno 2024) al netto di elisioni e rettifiche infragruppo.

ROE: rapporto tra l’utile d'esercizio, calcolato aggiungendo l’impatto degli eventi non ricorrenti e la somma delle voci riserve, sovrapprezzi di emissione, capitale, patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) e la componente dell’utile di terzi dello stato patrimoniale passivo. 

C/I ratio: rapporto tra costi operativi, dedotta l’IRAP sul costo del personale e al netto delle perdite connesse a rischi operativi al numeratore, e margine di intermediazione al denominatore; tra i costi sono ricomprese la quote di contribuzione ai fondi di contribuzione SRF (single resolution fund) e DGS (deposit guarantee scheme).

Raccolta globale: somma di raccolta diretta e raccolta indiretta al netto dei Pct.

Raccolta netta globale: variazione dello stock di raccolta globale al netto dell’effetto corsi.

Raccolta qualificata: ammontare della raccolta sotto contratti di consulenza ed include prodotti di risparmio gestito, titoli in amministrato e raccolta diretta.

CET1 Ratio: per il gruppo Sella vi è coincidenza tra il CET1 ratio “fully loaded” e CET1 ratio “phased-in”, avendo il gruppo rinunciato, in sede di adozione dei modelli AIRB, al beneficio del phased-in sul CET1 ratio ex IFRS9. I  ratios patrimoniali indicati sono stati calcolati includendo il risultato di periodo per la quota parte non destinata a dividendi.

LCR: indicatore di liquidità a breve termine calcolato come rapporto tra lo stock di attività liquide di elevata qualità (high quality liquid assets, HQLA) non vincolate, composto da contanti o attività facilmente liquidabili e il totale dei deflussi di cassa netti su un periodo di 30 giorni. Questo rapporto deve mantenersi a un livello pari almeno al 100% su base continuativa.

NSFR: indicatore di liquidità a più lungo termine definito come rapporto tra l’ammontare di provvista stabile disponibile e l’ammontare di provvista stabile obbligatoria. Questo rapporto deve mantenersi a un livello pari almeno al 100% su base continuativa. 

L/D ratio: loan to deposit ratio ovvero il rapporto tra impieghi per cassa al netto dei pronti contro termine attivi e la raccolta diretta.

NPL ratio lordo: calcolato come rapporto tra i crediti verso clientela deteriorati lordi sugli impieghi per cassa lordi verso clientela, esclusi i Pct.

NPL ratio lordo (metodologia EBA): indicatore calcolato secondo le metriche definite dalle Autorità di Vigilanza europee e nazionale: rapporto tra i crediti verso clientela deteriorati lordi sul totale degli impieghi lordi, denominatore comprensivo, oltre che dei crediti verso clientela, anche dei crediti verso intermediari creditizi e Banche Centrali.

NPL ratio netto: calcolato come rapporto tra i crediti verso clientela deteriorati netti sugli impieghi per cassa netti verso clientela, esclusi i Pct.

Costo del credito: rapporto tra il totale rettifiche/riprese di valore per rischio di credito del conto economico riclassificato e gli impieghi per cassa al netto Pct a fine periodo. 

Texas Ratio: rapporto tra i non performing loans e il capitale netto tangibile (ovvero il capitale al netto delle immobilizzazioni immateriali) sommato alle rettifiche di valore su crediti accantonate per fronteggiare le perdite sui crediti.

Clienti senza Hype: rappresenta la somma dei clienti di tutte le società del gruppo Sella consolidate integralmente, escludendo i clienti comuni e senza considerare Hype, la challenger bank del gruppo in joint venture paritetica con illimity (50%), consolidata a patrimonio netto.

Team Sella: l’insieme delle persone che collaborano col gruppo Sella. Oltre ai lavoratori con rapporto di lavoro subordinato (sia a tempo indeterminato sia a tempo determinato) compresi i dipendenti di Hype detenuta in joint venture paritetica con illimity, vi rientrano anche i collaboratori caratterizzati da una tipologia di collaborazione differente il cui rapporto con il gruppo presenta caratteri di stabilità e durata. Ad esempio: (1) consulenti finanziari e agenti abilitati all’offerta fuori sede, (2) agenti in attività finanziaria (agenti assicurativi, agenti attivi finanziari e mediatori creditizi) e loro eventuali collaboratori, (3) persone con altre forme di collaborazione, stabile e duratura, con il gruppo che prestano un contributo rilevante. 

Investimenti: ci si riferisce ai costi capitalizzati (CAPEX: Capital Expenditure).

Open Finance: business line del gruppo comprendente Fabrick, Fabrick Solutions Spain, Codd&Date, Alternative Payments, dPixel, società che offrono soluzioni innovative e servizi finanziari evoluti ad istituzioni finanziarie, imprese e fintech, accelerando l’apertura e la creazione di interazioni col settore bancario favorendo il cosiddetto fenomeno dell’open banking. Le società sviluppano soluzioni che facilitano l’accesso di operatori esterni, finanziari e non, alle piattaforme di open finance e core banking, orchestrando dati, servizi e pagamenti e promovendo soluzioni di embedded finance che integrano direttamente servizi finanziari in piattaforme e applicazioni non finanziarie.

Net Promoter Score (NPS): è un indicatore utilizzato per misurare la soddisfazione dei clienti e più in generale la customer experience, nei confronti di un'azienda di un prodotto o un servizio.

Il Great Place to Work (GPTW): è una certificazione che misura la qualità dell’ambiente di lavoro basandosi sulla percezione dei dipendenti. L’indice principale è il Trust Index, ottenuto attraverso un sondaggio anonimo che valuta aspetti chiave come fiducia nel management, cultura aziendale e benessere dei dipendenti.

Partnership strategica con il Gruppo Sesa: partnership industriale sottoscritta con il Gruppo Sesa finalizzata al rafforzamento dell’offerta di software di core banking, BPO e soluzioni applicative sul mercato nazionale. L’accordo si è concluso all’inizio del 2023 e che ha condotto alla creazione di due società: Nivola a febbraio 2023 (con cessione del 49% a Sesa) e BDY da trasferimento di ramo aziendale da Centrico a marzo 2023 (controllo Sesa 51%). L’operazione ha generato una plusvalenza pari a circa 20 milioni di euro lordi (cica 16 milioni di euro netto imposte).
 

Biella,
10 febbraio 2025
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