Sella compensa l'impatto delle proprie emissioni residue di CO2
Il Gruppo Sella, parallelamente all’attuazione del piano di mitigazione delle proprie emissioni di anidride carbonica e grazie alle iniziative sostenibili già attuate negli anni, dal 2021 ha scelto di compensare le emissioni tempo per tempo residue finanziando alcuni progetti internazionali in collaborazione con LifeGate.
Il Gruppo ha posto in essere da diversi anni numerosi interventi che hanno determinato una riduzione delle emissioni di CO2 associate alle own emission, pur in presenza di una significativa crescita del Gruppo, ed ha scelto di proseguire nella lotta al cambiamento climatico con un ambizioso piano di ulteriore mitigazione.
Parallelamente il Gruppo, fin dal 2021 ha deciso di compensare l'impatto della totalità delle emissioni residue di CO2 calcolate con la metodologia location-based derivanti dalla propria operatività, quindi escluse le emissioni finanziate.
Le emissioni residue sono state compensate attraverso l’acquisto di crediti di carbonio legati a progetti selezionati, certificati da terze parti secondo gli standard internazionali quali Verified Carbon Standard (VCS) e Gold Standard.


Il gruppo Sella misura le emissioni di gas effetto serra (GHG) suddivise negli scope 1, 2 e 3 come definiti dagli standard di rendicontazione del GHG Protocol “A Corporate Accounting and Reporting Standard” (versione 2004) e “Corporate Value Chain (Scope 3) Accounting and Reporting Standard”. L'intervento, che riguarda le emissioni di CO2 proprie di tutte le società del Gruppo, in dettaglio coinvolge i seguenti ambiti:
- emissioni dirette (Scope 1) legate all’utilizzo di combustibili fossili per il riscaldamento, per la produzione di energia elettrica (es. gruppi elettrogeni a supporto della continuità operativa dei data center), per il rifornimento dei veicoli della flotta auto aziendale nonché l’impatto ambientale dei gas refrigeranti utilizzati dagli impianti di climatizzazione;
- emissioni indirette derivanti dall’energia elettrica acquistata e consumata dalle Società del Gruppo, da quella prodotta e autoconsumata attraverso impianti fotovoltaici/idroelettrici e dal teleriscaldamento (Scope 2 metodologia location-based);
- altre emissioni indirette (Scope 3) legate alla propria operatività (own emission) derivanti dagli acquisti di materiale da ufficio e macchine da ufficio (cat.1-2), dalla produzione di rifiuti e smaltimento (cat.5), attività upstream degli Scope 1 e 2 associati ai combustibili fossili e all’energia elettrica (c.d. emissioni da vettori energetici) (cat.3), viaggi di lavoro (cat.6) e, a partire dal 2021, il pendolarismo dei dipendenti e collaboratori (cat.7).
Strategia di Gruppo per ridurre le proprie emissioni di CO2 e i relativi effetti


La strategia per contrastare il cambiamento climatico approvata dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo prevede di ridurre le proprie emissioni di CO2 (own emission) e i relativi effetti. Partendo dai buoni risultati già raggiunti, l’obiettivo del Gruppo è di proseguire con le iniziative di mitigazione dell’impatto ambientale in base ad un percorso di decarbonizzazione definito su basi scientifiche più sfidante rispetto al 1,5°C dell’Accordo di Parigi. Per questo sono stati definiti degli obiettivi di riduzione delle emissioni al 2030, con anno base 2022, in valore assoluto delle emissioni così declinati sono:
- Scope 1 e Scope 2 metodologia Market Based: riduzione del 74%, così declinata:
- Scope 1 per la componente relativa agli immobili: riduzione del 75%
- Scope 1 per la componente relativa alla flotta auto: riduzione dell’80%
- Scope 2 metodologia Market Based: mantenimento delle sole emissioni legate al teleriscaldamento, per le quali c’è una dipendenza dai piani di decarbonizzazione delle utilities fornitrici di vapore, ed azzeramento delle emissioni associate all’acquisto di energia in India e Regno Unito; - Acquisto di energia elettrica da fonti rinnovabili, sia Italia sia estero, pari al 100% dei consumi.
A questi obiettivi definiti in coerenza con le linee guida pubblicamente rese disponibili da SBTi, sono stati aggiunti due ulteriori obiettivi di tipo “manageriale”:
- autoproduzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per una potenza installata complessiva di circa 17 MW entro il 2026. Questa potenza consentirà una produzione annua di energia sostanzialmente equivalente ai consumi complessivi di Gruppo. L’obiettivo per l’anno 2025 è di realizzare impianti per ulteriori 8,3 MW;
- monitoraggio delle emissioni evitate grazie agli impianti di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile di proprietà del Gruppo sia per la componente destinata all’autoconsumo sia per quella destinata alla vendita al gestore affinchè l’impatto ambientale dei consumi di energia elettrica, al netto dei requisiti normativi che definiscono l’autoconsumo, sia pressoché nullo. In considerazione, dell’incertezza legata alle norme che regolamentano la realizzazione degli impianti fotovoltaici, con un margine di prudenza, viene definito un obiettivo di riduzione del 75% delle emissioni calcolate con la metodologia Location Based “rettificate”, ossia misurate considerando integralmente l’autoproduzione.


Al fine di raggiungere questi obiettivi, il Gruppo ha definito e avviato un piano di transizione che si articola sulle seguenti leve di decarbonizzazione:
- conversione delle caldaie a combustibile fossile attraverso l’installazione di pompe di calore elettriche al servizio delle Sedi e delle succursali;
- ammodernamento della rete di distribuzione del calore nelle Sedi;
- sostituzione della tipologia di gas refrigerante utilizzato negli impianti di condizionamento di Sedi e succursali con uno a minor impatto ambientale;
- contenimento consumi energetici ed efficienza energetica;
- produzione di energia elettrica da fonti rinnovabile attraverso impianti di proprietà;
- riduzione dell’impatto ambientale della mobilità aziendale.
Focus progetti di compensazione
Durante il triennio 2021-2023 il gruppo Sella ha finanziato tre iniziative in Europa, Africa e America centrale:
- in Romania: un progetto di riduzione delle emissioni legate al riciclo della plastica, il primo certificato per la compensazione in Europa, che utilizza i rifiuti di PET per il riciclo abbattendo in modo significativo (fino al 48%) le emissioni di gas serra derivanti dalla produzione di prodotti in plastica;
- in Zimbabwe: un progetto dedicato alla protezione della foresta Kariba. Dal 2011 sono stati preservati quasi 785mila ettari dalla deforestazione e dal degrado del suolo, evitando di fatto il rilascio di oltre 3,5 milioni di tonnellate di anidride carbonica nell'atmosfera ogni anno;
- in Guatemala: un progetto di protezione del paesaggio della costa caraibica dello Stato (quasi 60mila ettari) di riduzione delle emissioni di gas serra, promuovendo la conservazione dell'ecosistema, le attività economiche e le pratiche sostenibili.
Per il triennio 2024-2026 il Gruppo ha deciso di sostenere i seguenti progetti, i cui impatti ambientali e sociali sono approfonditi nei successivi paragrafi:
- in India: due progetti, uno di generazione di energia rinnovabile eolica e uno di energia fotovoltaica per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili;
- in Kenya: un progetto di distribuzione di stufe da cucina efficienti per abbattere le emissioni e migliorare le condizioni di salute delle persone che le utilizzano per la preparazione dei pasti quotidiani.
Il gruppo Sella monitora l’aggiornamento delle analisi degli impatti ambientali e sociali relativi ai progetti finanziati, nonché gli aspetti reputazionali che possono provenire da diverse fonti. Inoltre, presidia con attenzione i progressi del mercato volontario dei crediti di carbonio e, tempo per tempo, valuta l’evoluzione della propria strategia di offsetting in coerenza con il consolidarsi di buone pratiche.
